Diritto del lavoro
Che si tratti di datori di lavoro, membri del consiglio di amministrazione, amministratori, dirigenti, dipendenti o comitati aziendali e del personale, sussiste una grande quantità di leggi e regolamenti applicabili alle parti coinvolte, che sono spesso complessi, non omogenee a livello internazionale e in costante evoluzione. Una consulenza solida e professionale in questi settori risulta essenziale.
Il diritto dei contratti di lavoro rappresenta il quadro giuridico che regola il rapporto tra datori di lavoro e dipendenti. Comprende le disposizioni e i principi legali che devono essere osservati nell’organizzazione e nelle varie fasi di un rapporto di lavoro:
- L’instaurazione del rapporto di lavoro
- I diritti e i doveri nel rapporto di lavoro
- La cessazione del rapporto di lavoro
Il diritto del lavoro europeo, in quanto diritto del lavoro dell’Unione europea (UE), sta assumendo un’importanza sempre maggiore e ha un impatto significativo sulla prassi del diritto del lavoro nazionale. Comprende un gran numero di disposizioni e principi giuridici sviluppati a livello europeo per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire standard minimi per le condizioni di lavoro, ad esempio nei seguenti ambiti:
- Parità di trattamento e divieto di discriminazione
- Ferie
- Orario di lavoro
- Licenziamenti collettivi
- Trasferimento d’azienda
Oltre ai propri dipendenti (fissi), per le aziende può essere utile ricorrere a personale esterno. Ad esempio, può essere assorbito un picco di ordine a cui occorre far fronte rapidamente oppure può essere richiesta una particolare esperienza di un terzo. Tale impiego può essere organizzato dal punto di vista legale in diversi modi, sotto forma di:
- Somministrazione di lavoro (Arbeitnehmerüberlassung)
- Contratti di servizio e di lavoro (Dienst- und Werkverträge)
- Freelancer/lavoratori autonomi
- Impiego internazionale di personale esterno/distacco di dipendenti
Regola i diritti e gli obblighi delle parti in azienda, in cui il consiglio di fabbrica è responsabile della rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori. I diritti di partecipazione previsti vanno dai diritti di informazione e consultazione ai diritti di codecisione obbligatori, come ad esempio:
- Misure individuali per il personale, come assunzioni, raggruppamenti, riorganizzazioni, trasferimenti
- Consultazione del comitato aziendale prima del licenziamento
- Redazione/negoziazione di accordi aziendali
- Conciliazione di interessi e piano sociale
Si veda anche il principio di codeterminazione aziendale (Unternehmensmitbestimmung) nel paragrafo relativo al diritto societario.
Il diritto della contrattazione collettiva fa parte del diritto del lavoro collettivo e svolge un ruolo fondamentale nella creazione di un ambiente di lavoro equo e regolamentato. Gli aspetti centrali coinvolgono:
- L’applicabilità di un contratto collettivo di lavoro
- I tipi di contratti collettivi
- Lo scopo e il contenuto dei contratti collettivi
- L‘impiego della contrattazione collettiva
- Il Principio di favore (Günstigkeitsprinzip)
I motivi per riorganizzare e ristrutturare un’impresa possono essere molteplici. Le seguenti questioni di diritto del lavoro individuale e collettivo sono di particolare rilevanza nella pianificazione e nell’attuazione del diritto del lavoro:
- Cambiamento di attività
- Trasferimento di attività
- Licenziamenti di massa
- Conciliazione di interessi e piano sociale
- Riduzione del personale attraverso il trasferimento dei rapporti di lavoro alle aziende cedenti, il pensionamento parziale, il pensionamento anticipato o i licenziamenti obbligatori
Il termine compliance indica l’adesione a regole di condotta, leggi e linee guida da parte delle aziende. Nel diritto del lavoro, in particolare, esistono numerose disposizioni di tutela e normative che devono essere rispettate, in particolare:
- Legge sul salario minimo
- Norme sulla salute e sicurezza sul lavoro
- Norme contro la discriminazione nella Legge generale sulla parità di trattamento
- Regolamenti delle leggi sull’ordinamento aziendale (Betriebsverfassungsrecht)
- Norme sulla protezione dei dati dei dipendenti
- Legge tedesca sulla due diligence della catena di approvvigionamento (Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz – LkSG)
È assolutamente consigliabile che le aziende progettino e implementino o ottimizzino un sistema di gestione della compliance (Compliance-Management-System – CMS) basato sui seguenti tre pilastri:
- Prevenzione
- Controllo/monitoraggio
- Sanzioni
La compliance è essenziale per prevenire ed evitare le violazioni del diritto penale del lavoro. Le accuse più comuni sono:
- Ritenuta e appropriazione indebita del salario (art. 266a del codice penale tedesco – StGB)
- Impiego illegale di stranieri
- Assunzione illegale di manodopera/distacco di lavoratori
- Appropriazione indebita e frode a danno delle aziende
- Concorrenza sleale e corruzione
Il diritto del lavoro sportivo è un’area speciale del diritto del lavoro nonché una branca del diritto sportivo che sta diventando sempre più importante, non da ultimo a seguito di sentenze clamorose. Non si limita al settore dello sport professionistico, ma comprende anche il settore dello sport amatoriale. Le tematiche più rilevanti sono le seguenti:
- Lo status di lavoratore dipendente delle persone coinvolte nello sport
- Possibilità di contratti di lavoro a tempo determinato e possibili clausole
- Possibilità di licenziamento
- Licenziamento/sospensione
- Sanzioni contrattuali
- Tutela del lavoro giovanile
Diritto societario
Il diritto del lavoro e il diritto societario presentano molti punti di intersezione, pertanto una solida conoscenza del diritto societario è essenziale per fornire una consulenza completa. Il diritto societario coinvolge tutta la vita di una società: dalla costituzione, si estende all’organizzazione, alla cessione e acquisto di asset o quote societarie, fino ad arrivare alla gestione e scioglimento delle società. La consulenza in materia di diritto societario solleva inevitabilmente anche problemi relativi al diritto del lavoro, ai contratti di prestazione di servizi e al diritto di codecisione.
Costituzione di una società in Germania e all’estero
Nella fondazione di una società con sede all’estero (Stato membro dell’UE o Svizzera), occorre tenere conto di una serie di particolarità. In questo contesto sono essenziali una consulenza completa e competenze specifiche, a partire dalla scelta della forma giuridica più adatta, particolarmente importante per le start-up:
- Ditta individuale
- Società di persone (GbR, OHG, KG)
- Società di capitali (UG, GmbH, AG)
Mergers & Acquisitions (M&A)
Fra le attività principali vi sono quelle che concernono:
- Letter of intent (LOI)
- Due diligence
- Accordi di riservatezza (non-disclosure agreement – NDA)
- Negoziazione e stesura del purchase agreement
Oltre alla stesura di singoli statuti, ci si può chiedere se sia necessario stipulare ulteriori accordi non statutari tra (tutti o singoli) soci. I patti parasociali sono accordi accessori allo statuto. Con questi si stabiliscono le disposizioni che si applicano ai rapporti tra i soci e la società. I vantaggi sono:
- Riservatezza
- Assenza di particolari requisiti formali
- Flessibilità
La consulenza ai membri del consiglio di amministrazione o del consiglio direttivo richiede competenze specifiche. I livelli organizzativo e contrattuale devono essere rigorosamente separati l’uno dall’altro (c.d. principio di separazione o “Trennungsprinzip”). Le aree di consulenza giuridicamente rilevanti comprendono in particolare:
- Consulenza e rappresentanza nell’avvio e nella stesura dei contratti di prestazione servizio
- Diritti e obblighi generali
- Compliance e corporate governance
- Responsabilità dei manager
- Assicurazione D&O (directors and officers)
- Revoca da incarichi consiliari e risoluzione di rapporti di servizio
- Consulenza e rappresentanza nella negoziazione e nella stipula di accordi di risoluzione del rapporto di lavoro e accordi transattivi
I conflitti tra soci o in relazione agli amministratori possono portare a una spaccatura apparentemente insuperabile.
Le delibere assembleari e le modalità con cui sono state adottate sono spesso al centro delle controversie. Le tipiche aree in cui può sorgere una controversia sono:
- Revoca/cessazione senza preavviso del contratto di lavoro dell’amministratore per giusta causa
- Esclusione (cancellazione) di un socio per giusta causa
- Decisioni relative al bilancio annuale (contenuto e tempistica)
- Esercizio dei diritti di informazione e controllo del singolo socio
- Forme e ampiezza della gestione
L’eventualità che un’escalation della disputa possa essere scongiurata in una fase iniziale o che debba essere affrontata in sede giudiziaria dipende dalla singola fattispecie che si va ad affrontare.
Il diritto della cogestione aziendale si interseca con il diritto del lavoro collettivo.
Si basa sulla legge tedesca sulla cogestione (MitbestG) e sulla legge tedesca sulla partecipazione a un terzo (DrittelbG), con particolare attenzione al:
- Diritto dei dipendenti di eleggere i propri rappresentanti nel consiglio di sorveglianza
- Diritto di partecipare alla pianificazione e alle decisioni chiave dell’azienda
- Diritto all’informazione dei rappresentanti dei lavoratori
È dovere di ogni amministratore delegato e membro del consiglio di amministrazione organizzare la propria azienda in modo tale che si evitino violazioni in materia di compliance o, comunque, che vengano rapidamente rilevate e sanate. La compliance è quindi una parte importante della gestione interna del rischio dell’azienda. I rischi sono elevati e includono fra gli altri:
- Indagini interne e avvio di procedimenti penali
- Danni reputazionali
- Esclusione dall’assegnazione di appalti pubblici
- Responsabilità personale dei dirigenti aziendali
Sulla base dell’analisi dei rischi, è necessario redigere una serie di norme di compliance specifiche, che tengano conto della fattispecie concreta e criteri ASG (ambientale, sociale e di governo societario), organizzare corsi di formazione interni periodici e introdurre o ottimizzare un sistema di monitoraggio interno.
Diritto commerciale e della distribuzione nazionale e internazionale
Il diritto commerciale così come quello della distribuzione tradizionali stanno diventando sempre più internazionali e complessi. In questo settore ci occupiamo sia di diritto commerciale nazionale che internazionale, in riferimento sia alla compliance che alla redazione di contratti e alla risoluzione di controversie. La tutela dei vostri interessi commerciali è la priorità assoluta del nostro Studio.
Il diritto commerciale trova applicazione nei rapporti giuridici d’affari. Il codice del commercio tedesco (HGB) contiene disposizioni speciali rispetto a quelle previste dal codice civile tedesco (BGB) applicabili ai commercianti. Esso disciplina, tra l’altro, i seguenti aspetti:
- Transazioni commerciali, in particolare compravendite e incarichi commerciali
- Opzioni di rappresentanza nelle transazioni commerciali (in particolare procura generale e procura commerciale)
- Diritti e obblighi contrattuali, come ad esempio l’obbligo specifico dell’acquirente di ispezionare e contestare la merce. In caso di mancato adempimento di tali obblighi, l’acquirente può perdere i diritti di garanzia anche solo per questa ragione.
Nella misura in cui l’HGB non prevede norme particolari, rimangono applicabili le regole del BGB.
Strettamente legato al diritto commerciale è il diritto della distribuzione. Con ciò si intende il diritto contrattuale e commerciale della distribuzione, cioè della vendita di beni e servizi. Questo comprende in particolare il diritto dei rapporti di intermediazione di vendita, che include principalmente il diritto della vendita di beni e servizi, nel quale rientrano, fra gli altri:
- Il diritto delle agenzie commerciali
- Il diritto dei concessionari
- Il diritto del franchising
Le aree di consulenza principali sono, in primo luogo, la selezione e lo sviluppo di una struttura di distribuzione adeguata e, in secondo luogo, la stesura, la negoziazione e la risoluzione di contratti di distribuzione di ogni genere.
Il diritto commerciale è in gran parte rappresentato da un diritto contrattuale speciale. Questa branca del diritto si concentra principalmente su:
- Stesura e negoziazione di contratti
- Redazione, revisione e aggiornamento di condizioni generali di contratto (AGB)/termini e condizioni di acquisto e vendita per B2B e B2C
- Accordi di riservatezza – Non-disclosure agreements (NDA)
- Questioni di diritto della concorrenza
Le transazioni transfrontaliere comportano un rischio maggiore di violazione della compliance rispetto alle transazioni nazionali.
La questione del “se” si debba istituire un Compliance Management System (CMS) oggi non rappresenta più un dubbio, in quanto è considerato parte di una buona organizzazione aziendale. La questione è piuttosto “come” il CMS debba essere organizzato.
- Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Decreto 231/2001)
A questo proposito, può essere utile un confronto giuridico con l’attuazione di normative corrispondenti in altri Paesi:
Ad esempio, ai sensi degli artt. 6 e 7 del Decreto Legislativo italiano 8 giugno 2001, n. 231, in materia di responsabilità penale degli enti, un’azienda è esente da responsabilità se dimostra di aver predisposto un modello organizzativo efficace per prevenire la violazione in questione.
- Legge tedesca sulla due diligence della catena di approvvigionamento (Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz – LkSG)
La legge sulla due diligence della catena di approvvigionamento (LkSG), che impone obblighi vincolanti di compliance per la conformità alla catena di fornitura, pone dinnanzi a notevoli sfide e incombenze. È fondamentale integrare i requisiti della LkSG nei sistemi di gestione della compliance esistenti.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti per la vendita internazionale di beni mobili (CISG – UN-Convention on the International Sale of Goods) è di grande importanza in questo contesto. Si tratta di un cosiddetto diritto uniforme: armonizza direttamente il diritto sostanziale degli Stati membri e quindi prevale sul diritto internazionale privato e sul diritto sostanziale nazionale.
- Ambito di applicazione
La Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti per la vendita internazionale di beni mobili si applica generalmente quando un contratto di acquisto o di produzione di beni è concluso tra venditori commerciali e le parti hanno la loro sede d’affari in Paesi diversi che hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti per la vendita internazionale di beni mobili. Le parti possono anche escludere espressamente l’applicazione della Convenzione ONU in parola mediante contratto.
- Settori disciplinati dalla normativa
La Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni mobili non fornisce un insieme completo di norme, ma si limita a fornire disposizioni sulla conclusione e l’esecuzione dei contratti, con particolare attenzione alla regolamentazione dei diritti e degli obblighi primari e secondari del venditore e dell’acquirente (art. 4 p. 1 CISG), nonché alle conseguenze derivanti dagli inadempimenti.
- Gli obblighi del venditore sono disciplinati dagli artt. 30-52 CISG. In particolare, egli ha i seguenti obblighi:
- Consegna della merce,
- Consegna dei relativi documenti
- Trasferimento della proprietà della merce
- Gli obblighi dell’acquirente si rinvengono negli artt. 53-65 CISG. Essi consistono, in estrema sintesi nel:
- Pagare il prezzo di acquisto concordato
- Prendere in consegna la merce
Diritto internazionale privato
Nei casi che coinvolgono ordinamenti giuridici nazionali stranieri, la prima questione che si pone è quale ordinamento giuridico sia applicabile alla fattispecie transfrontaliera e come debba essere determinato. In questo caso è necessaria la conoscenza del diritto internazionale privato (DPI), ossia di come affrontare le questioni relative al conflitto di leggi applicabili. Ad esempio, se vi è una:
- Scelta della legge applicabile (art. 3 del Regolamento Roma I)
- Clausola sulla giurisdizione o arbitrale
- Scelta del diritto uniforme come la Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci (CISG) o la CMR
Diritto processuale civile internazionale e diritto dell’arbitrato
“Il fatto di avere ragione, da solo non basta”: il diritto processuale civile internazionale, come parte del diritto procedurale civile internazionale, regola la giurisdizione dei tribunali:
- Competenza dei tribunali
- Riconoscimento ed esecuzione delle sentenze straniere
- Cooperazione tra gli Stati coinvolti in procedimenti civili transfrontalieri
Qualora le parti abbiano stipulato un accordo arbitrale valido, la controversia legale deve essere risolta davanti a un tribunale arbitrale.
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